Al «Tempo della Salute» si parla (anche) di Servizio Sanitario Nazionale: potrà continuare a garantire cure gratuite a tutti?

Da giovedì 9 a domenica 12 novembre si terrà al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano la quinta edizione de «Il Tempo della Salute»: quattro giornate dedicate alla medicina e al benessere in compagnia dei più grandi esperti del settore. Tanti gli argomenti trattati nei forum e talk (a ingresso libero), che saranno trasmessi anche in streaming su Corriere.it: metaverso, casa domotica al servizio della disabilità, prevenzione, menopausa, inclusività, adolescenti, diabete, batteri, tumori del sangue, SLA, Alzheimer, alimentazione, cure palliative, colesterolo e molto altro. Sarà possibile partecipare a corsi e sottoporsi a controlli medici, sempre gratis (per alcuni è necessaria la prenotazione su www.corriere.it/salute/tempo-della-salute). Ci saranno relatori di altissimo livello, personaggi dello spettacolo e della scena culturale. La parola chiave scelta per questa edizione è «comprendere», nel senso di «prendere insieme», «farsi carico».
TEMPO DELLA SALUTE: il programma completo dei 4 giorni

Tra gli ospiti il ministro della Salute
Il fiore all’occhiello di questa edizione sarà l’incontro «Gli italiani e il Servizio Sanitario Nazionale» (venerdì 10 alle ore 16), che vedrà come relatori il ministro della Salute Orazio Schillaci e Sergio Harari, presidente dell’Associazione Peripato, professore di Medicina interna all’Università degli Studi di Milano e primario di Medicina interna e Pneumologia all’Ospedale San Giuseppe Irccs Multimedica di Milano. Corriere.it/salute, insieme all’associazione non a scopo di lucro Peripato, ha promosso un sondaggio sul rapporto dei cittadini con i servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale e, più in generale, il loro approccio alla sanità. L’indagine è andata online nel mese di luglio 2023 e ha raccolto oltre 8.500 risposte. I risultati del sondaggio verranno illustrati e discussi durante l’incontro. Si cercherà di rispondere a una domanda cruciale: il Servizio Sanitario Nazionale potrà continuare a garantire cure gratuite a tutti?