L’asma è una malattia caratterizzata da un’ infiammazione cronica a carico delle vie aeree che si traduce clinicamente nella comparsa di sintomi respiratori quali respiro sibilante (che “fischia”), dispnea (fiato corto), sensazione di costrizione toracica e/o tosse e funzionalmente in una limitazione al flusso aereo espiratorio, misurabile attraverso una spirometria.
Esistono diversi tipi di asma, tra cui l’asma allergico: è il più facilmente identificabile, poiché spesso esordisce durante l’infanzia e si associa ad una storia personale e/o familiare di malattie allergiche come eczema, rinite allergica o allergie ad alimenti o farmaci.
E’ nelle forme di asma ALLERGICO e in particolare nelle forme sostenute dai cosiddetti allergeni PERENNI (cioè che non hanno andamento stagionale ma sono presenti tutto l’anno come gli acari) che trova impiego l’omalizumab in aggiunta alla consueta terapia inalatoria.
Asma bronchiale - Omalizumab
1. Patologia
2. Terapia e il suo significato
L’uso continuativo e regolare del farmaco è in grado di ridurre la frequenza delle esacerbazioni asmatiche e in particolare delle esacerbazioni gravi e delle visite d’emergenza collegate all’asma ed è in grado di migliorare la sintomatologia asmatica e la funzionalità polmonare.
3. Come assumerla
Il farmaco viene somministrato per via sottocutanea, quindi attraverso una iniezione nel sottocute. Le iniezioni possono essere effettuate nella regione deltoidea del braccio o nella coscia.
Non esiste un dosaggio uguale per tutti, ma il dosaggio è individuale e si calcola in base al VALORE di IgE TOTALI nel sangue e in base al PESO. Esistono delle tabelle che consentono al medico di calcolare, in base a questi due parametri, il numero di flaconi da somministrare e la frequenza di somministrazione che potrà essere ogni 2 o ogni 4 settimane. E’ possibile che ci siano pazienti che, per un valore di IgE totali o un peso eccessivo non rientrano nelle tabelle posologiche: La dose massima raccomandata è di 600 mg di omalizumab ogni due settimane. Il trattamento dovrà essere protratto a lungo termine.
Dopo la somministrazione il paziente si dovrà trattenere presso la sala di attesa dell’ambulatorio per almeno 20 minuti, così che il personale infermieristico e medico possano cogliere precocemente eventuali effetti collaterali.
Da pochi mesi in pazienti selezionati che assumono il farmaco da tempo senza reazioni avverse, è possibile l’autosomministrazione del farmaco al domicilio, riducendo così la necessità di accessi ambulatoriali. Il ns personale di Ambulatorio saprà istruire il paziente circa una corretta somministrazione del farmaco.
Il farmaco dovrà essere conservato a una temperatura tra i 2° e gli 8 °. Benchè siano previste transitorie oscillazioni della temperatura di conservazione (il prodotto può essere tenuto per un totale di 4 ore a 25°) è bene che il paziente venga a ritirare le confezioni con una borsa frigo.
4. Effetti collaterali-gestione
Nei soggetti di età superiore a 12 anni le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state cefalea e reazioni nel sito di iniezione, comprendenti dolore, gonfiore, eritema e prurito. Le reazioni anafilattiche sono di rara osservazione (0.2%).
5. Esami da controllare
Non è raccomandato il controllo di particolari esami ematici in corso di terapia con omalizumab.
6. Quando contattare il medico di base e quando il centro di riferimento?
7. Bibliografia di riferimento
a. Farm Hosp. 2019 May 1;43(3):101-109. Effectiveness and pharmacoeconomic analysis of the treatment of severe asthma with omalizumab in clinical practice. Martínez-Moragón Et al.
b. J Allergy Clin Immunol Pract. 2019 May - Jun;7(5):1394-1403. New Targeted Therapies for Uncontrolled Asthma. Corren J.
8. Contatti
e-mail: pneumologiasg@multimedica.it