1. Patologia

L’asma bronchiale è una malattia respiratoria cronica determinata da un’infiammazione delle vie aree che si traduce sul piano spirometrico in una ostruzione bronchiale e sul piano clinico in sintomi come tosse, fiato corto e respiro “sibilante”.

L’asma può avere una natura allergica (cioè essere scatenata dall’inalazione di sostanze come gli acari che appunto scatenano una reazione di tipo allergico) o essere non allergica o “intrinseca” cioè di natura meno definita (altri fattori che possono favorire/scatenare l’asma sono il fumo di sigaretta, il reflusso gastroesofageo e l’obesità).
 

2. Terapia e suo significato

In alcune forme di asma (asma eosinofilo allergico o non allergico) non controllato dalle terapie “di prima linea” (corticosteroidi inalatori ad alte dosi e broncodilatatori,  farmaci anti-leucotrienici, antistaminici, teofillina), in aggiunta alle terapie stesse, si possono utilizzare nuovi farmaci tra cui il mepolizumab (anti IL5) e il benralizumab (anti recettore dell’IL5) , due anticorpi monoclonali che sono in grado di “bloccare” gli eosinofili, particolari globuli bianchi che hanno un ruolo cruciale nella patogenesi dell’asma. Condizione indispensabile per poter avviare tale terapia è pertanto la presenza  nel sangue (misurabile attraverso un semplice prelievo per emocromo) di un determinato numero di eosinofili.
 

3. Come assumerla

Il dosaggio del Mepolizumab è pari a 100 mg (1 fiala) ogni 4 settimane.
Il dosaggio di Benralizumab è pari a 30 mg (1 fiala) ogni 4 settimane  per 2 mesi e poi sempre ogni 8 settimane.
Il farmaco si somministra per via sottocutanea (come l’insulina o l’eparina). Le prime 3 somministrazioni avvengono presso i nostri ambulatori di pneumologia, ad opera del personale medico ed infermieristico dedicato.  L’iniezione può essere fatta nella parte superiore del braccio, nella coscia o nell’addome.
Dopo la somministrazione il paziente si dovrà trattenere presso la sala di attesa dell’ambulatorio per almeno 30 minuti, così che il personale infermieristico e medico possano cogliere precocemente eventuali effetti collaterali.
In casi selezionati e in assenza di reazioni avverse, è possibile l’autosomministrazione del farmaco al domicilio, riducendo così la necessità di accessi ambulatoriali. Il nostro personale di Ambulatorio saprà istruire il paziente circa una corretta somministrazione del farmaco. Il medico specialista di asma grave, vi consegnerà il piano terapeutico da consegnare al medico di medicina generale per la prescrizione del farmaco.
Il farmaco dovrà essere conservato a una temperatura tra i 2° e gli 8 °e tolto dal frigorifero 20 minuti prima della somministrazione.
 

4. Effetti collaterali - gestione

Tra gli effetti collaterali descritti, quelli di più comune osservazione sono:
Cefalea, dolori muscolari, dolore alla parte superiore dell’addome, mal di schiena, congestione nasale, eczema, febbre, faringite;  vi possono essere inoltre reazioni locali al sito di iniezione. Le reazioni allergiche sono possibili ma quelle di severa entità (anafilassi) sono state osservate raramente.

Poiché gli eosinofili sono globuli bianchi che intervengono non solo nella reazioni allergiche ma anche nelle infezioni parassitarie, è importante prima di iniziare una terapia con mepolizumab o benralizumab escludere un’infezione da parassiti.
 

5. Esami da controllare

I pazienti affetti da asma grave sono seguiti con cadenza trimestrale/semestrale presso i nostri ambulatori. Ad ogni visita viene eseguita una attenta valutazione clinica, funzionale (esecuzione di test di funzionalità respiratoria), misurazione dell’ossido nitrico esalato (FENO), emocromo (per rivalutazione livelli degli eosinofili nel sangue), somministrazione di questionari di valutazione del controllo dell’asma (ACT: Asthma Control Test).
 

6. Quando contattare il medico di base e quando il centro di riferimento?

I pazienti potranno  rivolgersi al medico di base in caso di reazioni locali in sede di iniezione, piressia dopo somministrazione o cefalea; in caso di reazioni di maggior serietà che insorgano dopo il periodo di osservazione previsto o se invece l’asma rimane incontrollata o peggiora dopo l’inizio del trattamento è utile una rivalutazione specialistica presso il centro di riferimento.
 

7. Varie ed eventuali

Per un buon controllo dell'asma è fondamentale evitare il più possibile l'esposizione agli elementi specifici che possono scatenare una crisi: acari della polvere, pollini, animali domestici, farmaci, alcuni alimenti. Ogni paziente dovrebbe conoscere gli elementi che possono scatenare in lui una crisi in modo da poterli evitare.
Il paziente deve continuare ad assumere regolarmente  la  terapia inalatoria ai dosaggi  prescritti anche in corso di terapia con mepolizumab/benralizumab.
 

8. Bibliografia di riferimento

Pavord I.D., Korn S., Howarth P., Bleecker E.R., Buhl R., Keene O.N., Ortega H., Chanez P. Mepolizumab for severe eosinophilic asthma (DREAM): a multicentre, double-blind, placebo-controlled trial. Lancet 2012; 380: 651–59
Ortega HG, Liu MC, Pavord ID, Brusselle GG, FitzGerald JM, Chetta A, et al. Mepolizumab treatment in patients with severe eosinophilic asthma. N Engl J Med 2014;371:1198-207
FitzGerald JM et al. Benralizumab, an anti-interlukin-5 receptor α  monoclonal antibody, as add-on treatment for patients with severe, uncontrolled, eosinophilic asthma (CALIMA): a  randomized, double-blind, placebo-controlled phase 3 trial. Lancet. 2016;388:2128-2141

Busse WW et al. Benralizumab for adolescent patients with severe, eosinophilic asthma: safety and efficacy after 3 years of treatment J Allergy Clin Immunol. 2021;  148(1):266-271.
Korn S et al. Integrated safety anf efficacy among patients receiving benralizumab for up to 5 years. J Allergy Clin Immunol Pract. 2021; 4381-4392
 

9. Contatti

Segreteria del Reparto di Pneumologia (tel. 0285994506) e Segreteria dell’Ambulatorio di Pneumologia (tel. 0285994156), dalle 14:00 alle 16:00, dal lunedi al venerdi
e-mail: pneumologiasg@multimedica.it