Sindrome delle apnee ostruttive del sonno e CPAP
1. Patologia
2. Terapia e suo significato
3. Come assumerla
4. Effetti collaterali - gestione
Non vi sono effetti collaterali nell’utilizzo della cPAP, tranne i possibili disagi correlati alla maschera che viene applicata al volto (congiuntiviti, ulcere da pressione a livello del naso e della fronte, secchezza delle fauci). E’ quindi fondamentale fare un corretto adattamento alla cPAP nel centro specializzato, al fine di trovare la maschera che meglio si adatta al viso e alle caratteristiche del paziente. Durante tale adattamento, viene anche tarata nel modo corretto la cPAP al fine di trovare la giusta pressione che permetta la risoluzione delle apnee e che sia tollerata dal paziente. Può poi essere utilizzato un umidificatore integrato che, attraverso l’uso di acqua riscaldata, umidifica il flusso d’aria così da prevenire l’eventuale secchezza delle mucose del naso o del cavo orale.
5. Esami da controllare
Nei pazienti in trattamento con cPAP è consigliato un controllo specialistico almeno una volta all’anno con una polisonnografia o un monitoraggio cardio-respiratorio notturno al fine di valutare se le apnee sono ben corrette dall’utilizzo del ventilatore, la presenza di apnee residue e le loro caratteristiche. Nei pazienti affetti da OSAS di grado lieve senza indicazione alla cPAP è comunque consigliabile un controllo annuale per valutare l’eventuale modificazione del quadro cliniche e delle indicazioni terapeutiche.
6. Quando contattare il medico di base e quando il centro di riferimento?
Contattare il Centro di riferimento in caso di mal tolleranza alla ventilazione o se inadeguato controllo dei sintomi diurni o notturni nonostante l’uso della cPAP.
7. Varie ed eventuali
La cPAP e tutto il materiale di consumo viene fornito gratuitamente dall’ASST di appartenenza attraverso una prescrizione da parte del Centro di Specializzato. Deve prima, tuttavia, essere richiesta un’invalidità specifica per tale patologia. La richiesta di invalidità viene effettuata on line dal Medico Curante e il paziente deve quindi recarsi ad un caaf o patronato di zona per ottenere la documentazione richiesta. Poiché chi soffre di apnee spesso presenta sonnolenza diurna vi è un aumentato rischio di colpi di sonno durante la giuda. Per tale ragione, alle parsone affette da OSAS la validità della patente viene ridotta a tre anni (veicoli di categoria A e B) e a un anno (veicoli di categoria C e D). E’ quindi necessario un controllo Specialistico che documenti il corretto utilizzo della cPAP e la risoluzione della sintomatologia diurna.
8. Bibliografia
1. Cardiovascular risk factors in men and women with obstructive sleep apnea syndrome. Laaban JP et al, Respir Med 2010.
2. Obstructive sleep apnea syndrome as a cause of resistant hypertension. Parati G et al, Hypertens Res 2014.
3. CPAP and measures of cardiovascular risk in males with OSAS. Koheler M, ERJ 2008.
9. Contatti
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