È vero che alcuni prodotti per la pulizia della casa possono peggiorare i sintomi dell’asma?

02 Febbraio 2025

Risponde Sergio Harari, Direttore Unità di Pneumologia e professore di Medicina interna, Osp. San Giuseppe MultiMedica, Milano.

L’uso di prodotti per la pulizia è una pratica comune e necessaria per mantenere ambienti sani e igienici. Tuttavia, sempre più studi evidenziano che alcuni di questi prodotti, soprattutto quelli chimici, possono rappresentare un rischio per la salute respiratoria, in particolare per chi soffre di asma.
Molti prodotti per la pulizia contengono, infatti, sostanze chimiche potenzialmente tossiche come la candeggina, l’ammoniaca, gli acidi e i solventi. Questi composti possono determinare direttamente uno stato irritativo delle vie respiratorie, favorendo così l’insorgenza dell’asma o peggiorando sintomi già esistenti. Inoltre, alcuni componenti, come il limonene, utilizzato per il suo profumo agrumato, sono stati segnalati come potenziali sostanze sensibilizzanti. Un caso particolarmente significativo riguarda i detergenti spray. Ricerche epidemiologiche hanno dimostrato che l’uso frequente di questi prodotti è associato a un maggiore rischio di asma non controllato, in particolare nelle donne e negli anziani. Questo effetto potrebbe essere amplificato in ambienti poco ventilati o in soggetti che utilizzano tali prodotti senza le adeguate precauzioni.
 
mano con guanto di plastica che afferra detergente spray
Negli ultimi anni sono andati diffondendosi prodotti per la pulizia cosiddetti «green», rivolti a chi cerca alternative più sicure per la salute e l’ambiente. Tuttavia, il termine «green» spesso si riferisce a un ridotto impatto ambientale, senza che ciò significhi necessariamente una maggiore sicurezza per l’uomo.
 
Alcuni prodotti etichettati come «green» possono comunque contenere agenti irritanti o sensibilizzanti e il loro frequente uso è stato associato a sintomi asmatici. Evitare completamente l’uso di prodotti chimici non è facilmente praticabile, ma esistono misure per ridurre i rischi:
  1. preferire prodotti meno irritanti (privi di profumi o con formulazioni specifiche per persone sensibili);
  2. ove possibile optare per soluzioni naturali come aceto e bicarbonato;
  3. migliorare la ventilazione, garantendo la circolazione d’aria durante e dopo l’uso di prodotti chimici;
  4. evitare i detergenti spray e preferire prodotti da applicare con panni umidi;
  5. leggere le etichette e scegliere prodotti con indicazioni chiare sulla sicurezza.
Sia i consumatori, sia gli operatori professionali dovrebbero essere informati sui rischi associati ai prodotti per la pulizia e sulle modalità per minimizzare l’esposizione.
Infine, qualora tutte queste attenzioni non risultino soddisfacenti, si può ricorrere all’utilizzo delle mascherine, in particolare le FFP2.

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