Se da un lato i temporali possono aiutare a tenere basse le concentrazioni di inquinanti, compreso l’ozono, la cui azione irritativa sull’apparato respiratorio è molto acuta e dannosa, dall’altro non sono esenti da effetti nocivi
In estate sono frequenti i temporali, ma quali ricadute hanno sulla salute? Una sicuramente è il manifestarsi di improvvisi attacchi d’asma in chi soffre di questa malattia. Le ragioni sono principalmente due: da una parte l’improvviso sbalzo termico che ha un effetto irritativo sulle vie aeree, dall’altra la frantumazione dei pollini causata dagli scrosci d’acqua. I frammenti, infatti, possono così diffondersi in modo ancora maggiore e penetrare più in profondità nelle vie aeree.
Se quindi da un lato i temporali possono aiutare a tenere basse le concentrazioni di inquinanti, compreso l’ozono, la cui azione irritativa sull’apparato respiratorio è molto acuta e dannosa, dall’altro non sono esenti da effetti nocivi. Le crisi asmatiche acute durante i nubifragi sono più frequenti e possono essere anche severe, bisogna essere pronti a gestirle avendo i farmaci broncodilatatori con sé, mentre nelle situazioni più gravi è bene presentarsi in un Pronto Soccorso.
Inoltre, è bene sapere che i fulmini possono causare, sebbene raramente, disturbi visivi oltre ai rischi di folgorazione e arresto cardiaco per chi ne fosse disgraziatamente colpito direttamente, mentre i tuoni possono determinare danni all’udito.
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