Qualcosa deve essere andato male nelle nostre campagne antifumo se i risultati sono questi: secondo una recente indagine del Centro Europeo per il monitoraggio delle dipendenze (Espad), il 21% dei ragazzi italiani prima dei 13 anni ha già provato a fumare e il 4% fuma regolarmente. La diffusione del tabagismo negli adolescenti fino ai 15-16 anni raggiunge una percentuale tra le più alte di tutta Europa, il 37%.
Il nostro Paese, malgrado i grandi sforzi fatti e una norma innovativa e antesignana come fu la legge Sirchia, va male anzi malissimo, sia in assoluto che rispetto agli atri Paesi europei. Non sono bastate le campagne di informazione, gli interventi nelle scuole, i pacchetti di sigarette con le immagini forti e gli avvisi di pericolo.
D’altra parte basta osservare i nostri ragazzi per rendersi conto che il problema è reale. Per noi medici è una sconfitta. Sarà bene riflettere su cosa fare per la salute dei giovani e sul futuro di un sistema sanitario che rischia di crollare sotto il peso di una prevenzione fallita.
[Fonte: Corriere della Sera, spalla basso destra, pag. 29]