Dalla fine degli anni ‘50 e annualmente dal 2001, la DOXA, in collaborazione con l’ISS e l’IRFMN conduce una indagine sul fumo. Ogni anno, il campione di più di 3000 soggetti è rappresentativo per età, sesso, area geografica e caratteristiche socio-economiche della popolazione Italiana di età ≥15 anni.
Alcuni dati significativi:
• In Italia la prevalenza di fumo (21%) è ai minimi dagli anni ’60. Ciononostante, il fumo rimane il principale fattore di rischio di morte evitabile.
• Rispetto agli altri paesi Europei in Italia si fuma relativamente poco, ma ancora troppo.
• E’ ancora frequente per i non fumatori italiani essere esposti al fumo passivo in luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto privati
• Attenzione a nuove forme di tabacco (sigarette rollate a mano; sigarette elettroniche, iQOS) studiate ad arte dall’industria del tabacco per vendere il loro prodotto (soprattutto ai giovani).
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Il fumo in Italia
19 Dicembre 2017
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Sistematicamente tutti gli anni si osserva che il numero di utilizzatori di sigaretta elettronica che avevano smesso di fumare grazie alla sigaretta elettronica è inferiore a quello di coloro che hanno incominciato (o ricominciato) a fumare sigarette convenzionali a causa della sigaretta elettronica