L’influenza e il caos in ospedale
L’influenza non è ancora arrivata ma in alcuni ospedali milanesi già si registra il tutto esaurito, con attese lunghissime per un ricovero, disagi e sovraffollamenti.
10 Novembre 2016
L’influenza non è ancora arrivata ma in alcuni ospedali milanesi già si registra il tutto esaurito, con attese lunghissime per un ricovero, disagi e sovraffollamenti. Una storia che si ripete da anni senza soluzioni. Nel tempo si sono gradualmente ridotti i posti letto ospedalieri, l’Italia è infatti uno dei paesi europei con meno posti letto per abitante, molti meno della Germania e della Francia, mentre i pronto soccorso rimangono il riferimento per qualsiasi problema sanitario, anche banale, ritenuto urgente. La sfida lanciata dalla nuova riforma lombarda sembra ancora in alto mare e il cosiddetto territorio, che dovrebbe farsi carico delle cure non acute, resta tuttora una parola vuota. Gli ospedali e i loro pronto soccorso restano così gli unici baluardi di sanità, in assenza di una rete di assistenza che “prenda in cura”, così come vorrebbe la riforma, il malato cronico o chi necessita di assistenza ma non di un posto letto in ospedale.