Mai come in questo (lungo) periodo ci è capitato di pensare, anche senza aver fatto particolari sforzi: «accidenti, mi manca il respiro». Vuoi le mascherine, vuoi la sensazione di disagio che ora ci prende quando non ci sentiamo protetti dal chiuso delle mura domestiche, vuoi la mancanza di esercizio fisico che fa provare rapidamente stanchezza, l’impressione di avere il fiato corto si fa sentire spesso anche tra chi anziano non è. Sarebbe bello poter capire immediatamente se si tratta solo di una sensazione dovuta a un generico stato di ansia o a un problema fisico, ma la distinzione non è sempre facile. La difficoltà a respirare, in termini medici dispnea, può infatti essere la spia di numerose malattie, a partire dall’asma per arrivare all’anemia. «Si tratta di un sintomo che può creare angoscia, dando il via a un circolo vizioso, in cui all’eventuale malattia organica si può aggiungere una componente psicologica — spiega Sergio Harari, direttore della Clinica medica all’ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano e professore di Medicina interna all’Università Statale di Milano. «Ecco perché occorre anche inquadrare il profilo psicologico della persona, a maggior ragione se è presente una disparità tra la situazione clinica e la gravità della mancanza di fiato. Ricordiamo che la dispnea è un sintono soggettivo, avvertito dal paziente che può anche prescindere da qualsiasi difficoltà respiratoria obiettiva».
Quali le possibili cause? «Qualunque malattia cardiopolmonare acuta o cronica può presentarsi con difficoltà respiratoria. Le cause polmonari più frequenti sono l’ostruzione bronchiale legata a un attacco di asma, il pneumotorace, le polmoniti e la più grave embolia polmonare. In gran parte dei casi la dispnea cronica è conseguenza di malattie respiratorie croniche come broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), enfisema polmonare, asma, fibrosi o altre malattie interstiziali, malattie della pleura e anche ipertensione polmonare, una malattia dei vasi polmonari. Anche numerose patologie cardiovascolari possono essere accompagnate da dispnea. «Sebbene con minore frequenza, la mancanza di fiato può, infine, essere spia di malattie come anemia, neuromiopatie (per esempio miastenia e Sla), ipertiroidismo, obesità (si vedano anche gli articoli nelle pagine seguenti, ndr)».
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