31 Agosto 2024

Chi fuma sia le sigarette elettroniche che quelle convenzionali ha un rischio quattro volte maggiore di sviluppare un tumore polmonare rispetto a chi fuma solo le convenzionali. È questo, in estrema sintesi, il risultato di uno studio americano appena pubblicato sul Journal of oncology research and therapy, dal titolo paradigmatico: “Vaping, smoking and lung cancer risk”.

Il cavallo di Troia dell’industria del tabacco per contrastare i divieti sempre più diffusi e severi sul tabagismo convenzionale rischia di fare grossi danni. Le sigarette elettroniche e quelle a tabacco riscaldato, commercializzate con campagne pubblicitarie dai budget spaventosi e con packaging e aromi accattivanti, forse non sono così innocue come si voleva far credere. Vendute come alternativa o come possibile ponte per la disassuefazione dalla classica bionda, sinora erano mancati dati precisi sulla loro tossicità. Era infatti necessario avere un certo arco temporale per poterne osservare le ricadute, inoltre analizzare gli effetti dei diversi aromi assunti con modalità di aspirazione e riscaldamento varie è molto complesso. Ma questo primo studio apre un orizzonte che definire preoccupante è un eufemismo.

 
Gli epidemiologi statunitensi hanno valutato il consumo di sigarette e di e-cig in 4.975 pazienti con tumore polmonare confrontandoli con un gruppo di controllo di 27.294 persone senza cancro. Il vaping combinato con il fumo di sigaretta è risultato essere otto volte più frequente nelle persone con tumore rispetto al gruppo di controllo, inoltre il rischio di sviluppare una neoplasia polmonare era quattro volte più alto tra i fumatori duali rispetto a quelli che fumavano unicamente le sigarette convenzionali.
 
Le conclusioni di questo lavoro sono molto forti e possono sollevare qualche perplessità ma non sono i soli ad andare in questa direzione. Un altro gruppo di ricercatori ha recentemente analizzato i dati di 4.329.288 individui con una storia di fumo convenzionale che hanno partecipato al programma nazionale di screening sanitario della Repubblica di Corea: 53.354 individui hanno sviluppato un cancro polmonare e 6.351 ne sono poi morti. Gli ex fumatori di sigarette che avevano smesso da cinque o più anni e usavano sigarette elettroniche presentavano una maggiore mortalità rispetto agli ex fumatori che avevano smesso qualsiasi forma di fumo.

Ci sono ancora molte cose che la ricerca dovrà chiarire sugli effetti a lungo termine dello svapare, ma è importante, soprattutto per i giovani, sapere che non si tratta di abitudini innocue e non banalizzarne l’uso.

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