L’incremento dei casi è stato riportato recentemente anche in Francia e in Vietnam e sembrerebbe legato a infezioni da mycoplasma pneumoniae.
Dopo la pandemia del 2020 siamo tutti cauti quando parliamo di malattie infettive e Cina, così l’aumento di polmoniti nei bambini, segnalato dalle autorità di quel Paese, ci preoccupa particolarmente. L’incremento dei casi è stato riportato più recentemente anche in Francia e Vietnam e sembrerebbe legato a infezioni da mycoplasma pneumoniae, un microrganismo dalle caratteristiche particolari. Questo battere infatti è caratterizzato dall’assenza di parete cellulare e causa polmoniti interstiziali, inoltre risponde solo ad alcuni antibiotici, in prima linea i macrolidi.
Di questa classe di antibiotici fa parte l’azitromicina, farmaco utilizzatissimo, spesso a sproposito, nei pazienti con infezione da Sars CoV-2 (gli antibiotici non sono attivi contro i virus e dovrebbero essere prescritti solo quando ci sono complicanze o sovrainfezioni batteriche). In Cina le resistenze ai macrolidi superano ormai l’80%, complice anche l’utilizzo inappropriato di questi ultimi anni, e, secondo alcuni medici, proprio questa resistenza potrebbe essere la causa della crescita di casi di polmoniti “difficili” in età pediatrica registrata in queste ultime settimane. In Italia le resistenze a questi farmaci sono molto diffuse, sebbene non siano così alte come in Cina, ma sono comunque ragione di preoccupazione e dovrebbero richiamare l’attenzione di tutti a un uso il più attento possibile di questi farmaci e, più in generale, di tutti gli antibiotici.