Negli episodi post-influenzali il virus irrita la mucosa dei bronchi causando, in alcuni soggetti, una risposta asmatica
Sono una giovane donna e faccio una vita abbastanza sana, anche se sono un po' stressata. Non fumo e non ho mai avuto problemi particolari di salute fino a poche settimane fa. Dopo una brutta influenza, mi è comparsa da circa un mese una tosse molto fastidiosa, irritativa, che talvolta - ma non sempre - si accompagna a catarro. Ho provato a curarla con calmanti della tosse e farmaci per sciogliere il catarro, ma senza successo. Anche gli antibiotici, prescritti dal medico, non hanno avuto grandi risultati: si è solo ridotta un po' la componente di catarro. Devo cominciare a preoccuparmi?
Risponde Sergio Harari, primario Reparto di Pneumologia, Ospedale San Giuseppe, Milano
La tosse è un sintomo che può accompagnare tantissime malattie: polmoniti, bronchiti acute e croniche, asma, reflusso gastro-esofageo, pleuriti, pneumotoraci, tumori, problemi cardiologici, solo per citarne alcune, e può anche essere un effetto indesiderato di alcuni farmaci. Le cause di tosse di gran lunga più comuni sono l'asma e la bronchite. Negli episodi post-influenzali che si registrano in questo periodo, il virus irrita la mucosa dei bronchi e delle vie aeree causando, in soggetti predisposti, una risposta di tipo asmatico che è responsabile della tosse. Si tratta, in questi casi, di una tosse stizzosa, che si trascina per parecchie settimane, e che talvolta può diventare “produttiva”.
Una corretta terapia, quando è presente una componente asmatica, con farmaci broncodilatatori e corticosteroidei, anche per aerosol, è di grande aiuto e, spesso, risolutiva. Teniamo conto del fatto che l'asma è una malattia molto frequente, in forte aumento a causa dell'inquinamento atmosferico e della moltiplicazione delle allergie, ma ancor oggi sottostimata e spesso non correttamente riconosciuta e curata. Sintomi come quelli che lei descrive sono talvolta la prima spia di una forma di asma lieve ancora non riconosciuta. I sintomi dell'asma possono essere infatti molto ingannevoli e variabili nel tempo: un momento i disturbi possono farsi sentire, qualche minuto dopo scomparire.
Per questa ragione, quando i fastidi che si avvertono sono: una sensazione persistente di “raspino” o anche una tosse transitoria, è consigliabile effettuare una radiografia del torace, una visita specialistica e una spirometria. La diagnosi è molto importante anche perché le cure oggi disponibili sono molto efficaci, con effetti collaterali davvero minimi. Nei soggetti portatori di bronchite cronica, frequente acciacco dei fumatori e dell'età avanzata, la tosse invece è solitamente più “grassa”, sono più frequenti le riacutizzazioni batteriche, efficacemente trattabili con cure antibiotiche.
La tosse è un normale e fisiologico meccanismo di difesa del nostro organismo, ma può essere anche un campanello d'allarme, particolarmente in alcune situazioni, come quando il catarro è striato di sangue, o si accompagna ad altri sintomi come un calo di peso, qualche linea di febbre nelle ore serali, spossatezza generale, quando perdura per qualche settimana, quando non permette un sonno riposante. Si tratta, insomma, di un sintomo molto comune ma che può non essere di facile interpretazione e diagnosi, per questo è bene non sottovalutarlo e riferirlo con attenzione al proprio medico registrandone anche le variazioni durante la giornata (si acuisce vicino ai pasti? Aumenta con gli sbalzi di temperatura? Scompare cambiando ambiente?).
[Fonte Corriere della Sera]