Nei mesi scorsi Corriere.it, in collaborazione con l’associazione no-profit Peripato, ha proposto un sondaggio sul Servizio Sanitario Nazionale al quale hanno risposto oltre 10.000 cittadini
In occasione dell’evento “Il Tempo della Salute”, il ministro della Salute Schillaci ha commentato i risultati ottenuti in un incontro molto partecipato, che è, ad oggi, uno dei più visualizzati in streaming (https://www.corriere.it/salute/tempo-della-salute/notizie/medicina-territoriale-pronto-soccorso-liste-d-attesa-salute-mentale-risposte-schillaci-892503b2-7ca7-11ee-90f0-2d45ce928adc.shtml).
Il tutto fa pensare che i temi di politica sanitaria e del futuro del nostro SSN interessino molto, forse più di quanto sembrino interessare la politica, che farebbe bene a rendersene conto. Se le liste di attesa sono uno dei problemi che affliggono la sanità nazionale, così come le criticità dei Pronto Soccorso, non sono certamente i soli punti dolenti.
E’arrivato il momento di chiedersi se davvero il nostro SSN è ancora universalistico e rispetta i convincimenti su cui è stato sviluppato, ma soprattutto se è ancora adeguato ai bisogni di salute e ai nuovi cambiamenti della popolazione, dell’epidemiologia (basti pensare all’esperienza della recente pandemia), agli avanzamenti della medicina e delle nuove tecnologie.
Una riflessione profonda e costruttiva, evitando faziosità di parte e polemiche, farebbe bene al Paese e alla stessa politica.