Complice il meteo capriccioso e ballerino, in queste settimane si stanno registrando molti casi di polmonite.
Sebbene non vi siano dati precisi in merito, l’allarme corre tra i telefoni degli specialisti, dei medici di medicina generale e dei pazienti. In effetti di solito le infezioni respiratorie sono più frequenti nei mesi freddi e non d’estate, il fenomeno è quindi abbastanza atipico. È difficile avere una idea puntale dell’entità di quello che al momento è più una impressione che un vero dato epidemiologico accertato, la stragrande maggioranza dei casi viene trattata a domicilio senza possibilità di un tracciamento. Tuttavia, sono molti i dottori che segnalano un aumento dei casi di infezioni respiratorie, spesso anche in soggetti senza particolari fattori di rischio. È complicato dare una spiegazione precisa a rilievi così aspecifici, potrebbero giocare svariati fattori: gli sbalzi di temperatura, l’andamento atipico in questo periodo delle concentrazioni dei pollini allergenici, il concomitante aumento di diffusione del SARS CoV-2. Ma è anche possibile che ci siano altri fattori al momento non evidenti. L’aspetto positivo è che con terapie ben condotte i pazienti guariscono bene e completamente, bisogna solo avere un po’ di pazienza e dare tempo all’organismo per riprendersi completamente.